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IL SOPRINTENDENTE ARCHEOLOGO MARIO PAGANO: "A OSIMO SCOPERTA CLAMOROSA"

Pubblicato il : venerdì 10 giugno 2016


“Siamo in presenza di un territorio che non smette mai di regalarci sorprese, quella della settimana scorsa qui ad Osimo è davvero clamorosa se pensate che questa statua giaceva a meno di un metro e mezzo sotto all’attuale suolo”. Queste le parole pronunciate ieri mattina alla conferenza stampa tenutasi presso la Sala del Cantinone dal Dott. Mario Pagano, Soprintendente Archeologo delle Marche.

“La statua risulta essere molto elegante e particolarmente curata nelle sue trasparenze – ha dichiarato il funzionario archeologo Stefano Finocchi -   e raffigurerebbe Plotina, moglie dell’imperatore Traiano che nel I secolo d.C. ordinò la costruzione del porto di Ancona”.

Il materiale usato per la costruzione è un marmo greco molto pregiato.  Il fatto che alla statua sia attaccato un pezzo di ferro è del tutto inusuale, il che lascia pensare che la sua funzione fosse quella di un’acquasantiera all’interno della chiesa romanica. L’ipotesi più probabile è quella secondo cui la statua, in un momento storico come il Medioevo in cui la figura femminile rappresentava un elemento ‘paganeggiante’, sarebbe stata asportata dalla chiesa  e poi seppellita.

Altro elemento importante, relativamente alla chiesa trovata sotto al loggiato comunale, è la presenza di un abside con delle fondazioni molto profonde, tre metri circa. “Possiamo pensare – ha detto il Dott. Pagano – che questa chiesa del ‘600 avesse una preesistenza più antica, ma il livello romano non è stato ancora raggiunto, dobbiamo andare ancora più in profondità, forse esiste una Osimo  addirittura più antica di quella romana di origini  picene.

Fra i reperti rinvenuti dagli scavi ci sono inoltre dipinti floreali di epoca rinascimentale e la presenza di un porticato  antico posizionato in maniera obliqua rispetto  a quello attuale.

“L’archeologia urbana – ha concluso il Dott. Pagano – è una sfida che coinvolge sia i cittadini che le istituzioni. L’Amministrazione comunale di Osimo è particolarmente sensibile alla conservazione dei suoi beni, come già dimostrato con il restauro della  Villa di Montetorto e con il progetto in corso per le antiche mura di Fontemagna”.

“Non abbiamo elementi certi per localizzare con precisione l’antico foro romano – ha spiegato il Dott. Finocchi nel suo intervento -, in maniera approssimativa possiamo dire che si trovava fra la Piazza del Comune e parte di Piazza Boccolino”. Il Dott. Finocchi ha poi ricordato che “nel 1955, l’allora soprintendente Gentili, in occasione della ripavimentazione di Piazza Boccolino,  scavò fino a sei metri e mezzo di profondità, individuando i resti di quella che lui interpretò come il  basamento di una torre medioevale”. 

“Stiamo ragionando insieme alla Soprintendenza su come valorizzare questi reperti – ha detto l’assessore alla cultura Mauro Pellegrini -, una volta che la statua sarà restaurata potrebbe trovare la sua collocazione nell’atrio del palazzo comunale o in un locale  che si affaccia sul loggiato, ma siamo aperti a ricevere consigli”.

Il sindaco Simone Pugnaloni al termine della  conferenza  ha annunciato che il prossimo 30 giugno, alle ore 19.30, ci sarà la riapertura della prima metà del loggiato comunale e nell’occasione sarà possibile prendere visione della statua romana.  Nella stessa  serata, inoltre, in via straordinaria sarà possibile visitare con orario 21 - 23.30 le Grotte Riccioni.

 

 


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