IL II CORPO D'ARMATA POLACCO E
LA LIBERAZIONE DI OSIMO - LUGLIO 1944
Organizzata dal Lions Club di
Osimo, in collaborazione con la Regione Marche e con il Comune di Osimo,
si è tenuta dal)' 11 al 30 settembre presso il Centro Attività Culturali
San Silvestro di Osimo la mostra "Il II Corpo d'armata polacco e la
liberazione di Osimo - Luglio 1944", curata da Beata Jackiewicz e da
Raimondo Orsetti.
La mostra ha raccolto 60 immagini
tra le più significative delle oltre 8.000 foto che sono state acquisite
dalla Regione Marche dagli archivi militari del Polish Institute &
Sikorski Museum di Londra e dell'Imperia) War Museum di Londra. Delle
8.000 foto prodotte dai reporter di guerra al seguito delle truppe, circa
400 sono state scattate nel territorio di Osimo.
Sono immagini che parlano da sole
e raccontano l'avanzata del II Corpo d'Armata polacco per la conquista di
Ancona e del suo porto. Sono due battaglie, combattute tra il 2 ed il 6
luglio (la prima) e tra il 17 ed il 19 luglio (la seconda), che gli
storici classificano come "battaglie di Ancona", ma che in realtà furono
combattute nel territorio di Osimo.
Le foto, ottimamente riprodotte in
pannelli delle dimensioni di 80 x 60, tutte in bianco e nero, sono
immagini anche "forti" che testimoniano della particolare violenza delle
battaglie, delle sofferenze patite dalla popolazione civile, dei danni
materiali arrecati a
cose e persone, delle innumerevoli
vittime molte delle quali innocenti.
Le foto sono esposte in ordine
cronologico, ognuna riporta l'archivio di provenienza, le didascalie
originali, in lingua polacca o in lingua inglese - sono state tradotte in
italiano - ed integrate con altre notizie prese da pubblicazioni, in gran
parte scritte dal prof. Giuseppe Campana ed edite dall'Istituto di storia
del movimento di liberazione delle Marche.
Completano la mostra altri 8
pannelli che descrivono le vicende storiche all'interno delle quali si
collocano i tragici avvenimenti di guerra osimani, che videro protagonista
l'invincibile armata del gen. Anders.
"Per la vostra e per la nostra
libertà, noi soldati polacchi donammo la nostra anima a Dio, i nostri
corpi alla terra italiana, i nostri cuori alla amata Polonia" è scritto al
cimitero di Montecassino ...... "Per la libertà dell'Italia e dell'amata
Wilno" scrissero i soldati sulla stele del monumentino di San Paterniano
che ricorda tre loro commilitoni caduti in quel luogo in un agguato
mortale tedesco.
Questo è il primo insegnamento,
tra i tanti, che la mostra si è proposta di offrire: la libertà è un
valore assoluto che riguarda tutti, nessuno escluso, per la cui conquista
milioni di giovani vite sono cadute.
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