HANS ZIMMER | TRIBUTO – 1 febbraio ore 21

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Hans Zimmer, vincitore di quattro Grammy, due Oscar alla migliore colonna sonora su dodici candidature, tre Golden Globe e un Brit Award, è senza dubbio uno dei compositori più influenti e prolifici della musica cinematografica contemporanea. Nato il 12 settembre 1957 a Francoforte sul Meno, in Germania, Zimmer ha rivoluzionato il modo in cui la musica è utilizzata nel cinema, fondendo magistralmente elementi orchestrali classici con suoni elettronici innovativi. Questo mix di tradizione e modernità ha permesso alle sue colonne sonore di diventare iconiche, definendo non solo i film per cui sono state scritte, ma anche attraendo intere generazioni di spettatori.

Il suo approccio alla composizione non è mai stato convenzionale. Sin dai suoi inizi come tastierista nella band “The Buggles” – famosa per il brano “Video Killed the Radio Star” – Zimmer ha sempre mostrato una propensione a sperimentare con i suoni e le tecnologie musicali. Quando ha fatto il salto nel mondo del cinema, ha portato con sé questa mentalità innovativa. Il compositore tedesco è forse più noto per la sua collaborazione con registi di grande calibro come Christopher Nolan, Ridley Scott e Guy Ritchie. Con Nolan, in particolare, ha creato alcune delle colonne sonore più leggendarie della storia del cinema recente, come quelle per la trilogia del “Cavaliere Oscuro”, “Batman”, “Interstellar” e “Inception”. In quest’ultimo, la traccia “Time” è diventata un fenomeno culturale, simbolo di tensione e introspezione, capace di evocare forti emozioni anche al di fuori del contesto cinematografico.Un altro aspetto che distingue Zimmer è la sua capacità di adattarsi a diversi generi cinematografici senza mai perdere la propria identità musicale. Che si tratti dell’epica fantascientifica di “Interstellar”, della vivace freschezza di “Madagascar” o dell’intensità emotiva di “Il Gladiatore”, Zimmer riesce sempre a trovare il giusto equilibrio tra le esigenze narrative del film e la sua visione artistica. Ciò è particolarmente evidente nella colonna sonora de “Il Re Leone” (1994), per cui ha vinto l’Oscar: una partitura che combina melodie africane con una potente orchestrazione occidentale, creando un’esperienza sonora immersiva e profondamente emozionante.Lo spettacolo che andrà in scena al Teatro di Osimo “La Nuova Fenice” sabato 1° febbraio alle 21, proposto dalla Fondazione del Rotary Club Osimo, presenta una selezione di alcune delle più famose colonne sonore del compositore tedesco spaziando nei vari generi, dal Re Leone al Codice da Vinci, da Interstellar al Gladiatore ai Pirati del Caraibi, per citarne alcune. Alcune di queste composizioni sono state concepite e sviluppate all’ interno del gruppo di lavoro coordinato dallo stesso Zimmer e hanno visto la presenza significativa di altri musicisti (Badelt, Gerrard, Howard). Vale la pena ricordare come la presenza di altri autori nelle colonne sonore di Hans Zimmer è il risultato di un approccio collaborativo e di una metodologia di lavoro che Zimmer ha sviluppato nel corso degli anni, soprattutto attraverso il suo studio di produzione, il Remote Control Productions. Questa struttura è diventata un vero e proprio incubatore di talenti, dove Zimmer e un team di compositori, sound designer e musicisti, lavorano insieme per creare le trame sonore dei film.  Le partiture che scaturiscono sono capaci di evocare i mondi più lontani della Terra nello spazio e nel tempo: dal mare cristallino dei Caraibi ai suggestivi paesaggi dell’antica Roma, dagli orizzonti sconfinati della savana africana agli scenari immaginari oltre i confini del pianeta. Il concerto, diretto dal maestro Stefano Campolucci che ha curato anche gli arrangiamenti orchestrali, vedrà protagonista l’Orchestra “Pergolesi” di Jesi i cori “Vox Nova” e “Voci Fabrianesi” guidati dai maestri Milly Balzano ed Emilio Procaccini, il soprano Diana Volkova e sarà arricchito dalla presenza degli attori della sezione teatro della Scuola Musicale Pergolesi, coordinati da Michele Ceppi. I testi degli interventi teatrali, ispirati alle scene dei film, sono stati curati da Sergio Cardinali.