Cinque Torri

SARA' UN TEATRO .... APERTO

Donato Andreucci
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- Sarà un teatro... aperto
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Primo pomeriggio. Enrico Piazzini tenta con difficoltà di aprire il portoncino del Comune che s'affaccia sotto le Logge.

"Sei diventato importante adesso - lo apostrofa un passante con simpatia -: hai pure le chiavi del Comune!".

Piazzini ci sorride.

"Sono stato eletto presidente dell'Associazione teatro La Fenice, ma non sono diventato importante, mi sono soltanto cresciuti i pensieri...".

Presidente di un'associazione che avrà il compito di gestire, dopo la riapertura, il teatro, di presiedere un consiglio di amministrazione chiamato ad affrontare una grande quantità di problemi.

"E' un consiglio formato da nove persone, un'idea promossa dall'amministrazione comunale che ha creduto opportuno affrontare questa esperienza affidandosi alla consulta delle associazioni culturali presenti in città".

Assieme ad Enrico Piazzini, presidente nominato dal consiglio comunale, sono pure stati eletti dal consiglio Gloria Castellana, in rappresentanza delle forze di opposizione, e Germano Agostinelli, rappresentante della maggioranza. Nominato dal sindaco, Fabio Cecconi, assessore alla cultura. Per l'Istituto Campana, Achille Ginnetti; per l'Ema, Mario Donati; per l'Accademia d'arte lirica e corale, Paolo Bruni; per la Scuola di musica, Daiana Dionisi e infine per 'Teatro Aperto', don Aldo Compagnucci.

Quali i problemi più importanti da risolvere?
"Prima di tutto, quelli di natura economica. Dobbiamo individuare i canali attraverso i quali arrivare alle risorse necessarie per gestire il teatro".

Qual è la somma necessaria?
"Difficile da dire quando ancora non si hanno programmi definitivi, quando si è ancora in una fase di organizzazione iniziale. Comunque, più soldi troviamo e meglio è. Dove pescare? Intanto nei contributi del Ministero, della Regione e della Provincia. Poi, in quelli del Comune che per quest'anno ha previsto un impegno iniziale di 50 milioni, con la speranza di poterlo successivamente rimpinguare. Per il resto, dovremo cercare di creare le condizioni affinché il teatro possa essere sentito come un elemento importante dagli operatori economici. Andremo cioè a pescare tra i privati, cercando di aprire un canale consistente e importante".

Altri problemi?
"Quelli di natura organizzativa. Dobbiamo innanzitutto dimostrare che l'idea di approntare un'associazione per gestire il teatro è un'idea, oltre che innovativa, anche oculata. Dovremo cercare di mettere da parte egoismi, interessi privati e campanilismi affinché tutte le associazioni culturali della città superino gli steccati del proprio orticello e si siedano attorno a un tavolo con l'idea concreta di cercare le soluzioni migliori per una gestione illuminata del teatro. I primi segnali sono positivi e spero che si prosegua su questa strada, mettendo al di sopra di tutto l'interesse comune della città. Se non ci riusciamo, significa che avremo perso una grossa scommessa, con il Comune comunque pronto a trovare altre alternative".

E per quello che riguarda la gestione vera e propria? Fare da soli o inserirsi in circuiti nazionali?
"Ci troviamo di fronte a diverse alternative, tutte da valutare con attenzione. C'è la Tee (Teatro Europa esperimenti); l'Amat (l'Associazione marchigiana dei teatri); c'è l'ipotesi Galeazzi (sindaco di Ancona), che parla di un teatro stabile delle Marche come teatro dell'area urbana di Ancona e dei suoi paesi limitrofi', tra i quali Osimo, e c'è l'ipotesi Troli (assessore regionale alla cultura), che pensa invece ad un teatro stabile che coinvolga l'intera Regione, fino a sconfinare addirittura in Umbria".

Ipotesi diverse. Quali scegliere?
"Le intuizioni di Galeazzi e Troli sono entrambe valide, anche se quella del sindaco mi pare al momento la più concreta e attuabile".

E tra Tee e Amat?
"Anche in questo caso bisognerà valutare i vantaggi e le eventuali controindicazioni, anche se l'una soluzione non esclude l'altra. Aderire alla Tee vuoi dire entrare a far parte di una struttura che produce spettacoli, da proporre poi a livello nazionale, avvio per uno scambio sempre più proficuo. Ci sarebbero vantaggi per ottenere sovvenzioni importanti e si potrebbero creare in città buone occasioni di lavoro. Con l'Amat, ci sarebbe invece l'opportunità di avere a disposizione spettacoli a condizioni vantaggiose. Vedremo...".

L'assessore Cecconi parla di un teatro pronto per la fine dell'anno. Avete già qualche idea?
"Visti i tempi necessari per completare il restauro, bisognerà pensare al '98 solo in prospettiva di una inaugurazione e proiettare invece la stagione teatrale vera e propria per il prossimo anno".

E per la grande riapertura?
"Penso ad una inaugurazione al plurale, che coinvolga le varie espressioni artistiche e culturali della città. Non una imaugurazione unica, cioe, ma tante prime. Musica lirica (forse un concerto della soprano Raina Kabaianska, direttore artistico dell'Accademia); teatro (pare ci sia già un contatto con l'attrice osimana Fiorenza Marchegiani); un concerto jazz (con Mimmo Mancinelli); musica leggera di qualità; un'opera teatrale dedicata ai giovani e magari altro ancora.

Appuntamento a Natale?
"Lo spero davvero. Potremo cominciare a spendere i primi soldi che abbiamo a disposizione: tra i 100 e i 150 milioni dalla Regione e un'altra decina dalla Provincia".

Fine dell'incontro. Piazzini richiude con difficoltà il portoncino del Comune. E' il presidente dell'Associazione teatro La Fenice, ma non si sente un uomo importante.

"Solo un uomo a cui hanno affidato un incarico difficile. Sono fiducioso però e lo sarò soprattutto se riusciremo a fare della Fenice una struttura aperta, a disposizione della città per tutte le iniziative che abbiano un vero valore culturale. Non un teatro solo per le grandi occasioni, ma aperto; non una operazione di facciata, ma un vero punto di riferimento culturale per l'intera città, per i giovani soprattutto".

Speranze e prospettive per la gestione della Fenice

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Il Teatro La Fenice

A che punto siamo

Con l'assessore Cecconi facciamo il punto sulla situazione della Fenice.

"Si sta completando la fase di restauro pittorico dell'intera volta che nel progetto iniziale doveva essere solo ripulita, e si stanno completando i lavori sulla 'piccionaia' per poi scendere mano a mano ai vari livelli dei palchi.

L'intervento di recupero aggiuntivo della volta, voluto dalla Sovrintendenza, apporterà una variante di paio di mesi sulla conclusione dei lavori, che dovrebbero essere comunque portati a termine entro la fine dell'anno. Si sta procedendo intanto al ripristino della facciata esterna, mentre rimangono ancora aperte diverse alternative per la | pavimentazione e le problematiche che riguardano gli interventi al materiale tecnico e scenografico".