Un recente decreto legislativo ha conferito a regioni ed enti locali funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro e ha messo in moto le consultazioni su una bozza di progetto proposto dalla Regione Marche.

La bozza contiene proposte che introducono importanti innovazioni che, se ben gestite, potrebbero configurare una vera e propria 'politica attiva del lavoro'.

Nasceranno cioè i 'Centri per l'impiego' che avranno competenze variegate e certo meno burocratiche di quelle espresse dai vecchi uffici del lavoro.

I Centri cureranno lo svolgimento delle pratiche amministrative; si occuperanno di informazione, di orientamento e di consulenze individuali, ed avranno accesso a banche dati per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro e a percorsi formativi, tanto individuali, quanto di formazione del lavoro. In pratica le nuove strutture si renderanno protagoniste attive nell'esercizio di funzioni innovative, nella prospettiva del superamento di metodologie e approcci burocratizzati e di scarsa efficacia pratica.

Il decreto, al fine di garantire livelli di effettiva funzionalità, quantifica in non meno di centomila abitanti i bacini ideali di utenza da individuarsi quale sede dei Centri per l'impiego. Forte di questo progetto l'amministrazione comunale di Osimo si è proposta come possibile capofila di un comprensorio che raccolga attorno a sé i comuni delle provincie di Ancona e Macerata, dell'area cioè Aspio - Musone che, come pure evidenziato da un recente studio del Censis, si configura come un unico mercato del lavoro.

A tale proposito, il 13 marzo scorso, presso la sala consiliare, si è tenuto un incontro tra gli amministratori osimani e quelli di altri comuni, presenti anche le organizzazioni di categoria.