Cinque Torri

Il mese dello sport

Assessore Pol. Giovanili
Anna Maria Bellabarba
Il gruppo di educativa territoriale costituitosi nell'ambito del progetto intercomunale relativo ad interventi in ambito giovanile (legge 46/95), già illustrato nel numero precedente di 5 Torri, ha avviato, come previsto, la sua attività di formazione volta a coinvolgere le varie associazioni presenti sul territorio in una programmazione di interventi coordinati al fine di costruire un progetto diversificato con un obiettivo ben chiaro e omogeneo intorno al mondo giovanile.
Ancora una volta si è costruito un ampio lavoro organizzativo: si sono contattate tutte le associazioni, le parrocchie per proporre iniziative comuni o per farsi coinvolgere in alcune gia in atto.
Solo alcune associazioni sportive hanno aderito con entusiasmo e serietà; ciò ha permesso di partire con un progetto 'Il mese dello sport' rivolto ai ragazzi dai 12 ai 16 anni.
Per far conoscere le finalità e le modalità dell'iniziativa sono stati inviati nelle scuole medie e nelle superiori circa 1300 volantini. Hanno aderito all'iniziativa solo 17 ragazzi della scuola media.
Nonostante il numero minimo dei partecipanti, il corso si è attivato ugualmente perché non farlo sarebbe stato come dichiararsi immediatamente fallimentari sul piano del coinvolgimento sia degli adulti che dei giovani.
Il progetto prevede che nel periodo tra il 15 giugno e il 15 luglio i ragazzi possano accostarsi a più sport e praticarli in forma completamente gratuita, ad eccezione di una quota assicurativa individuale.
Le associazioni che hanno dato la loro ampia disponibilità sono: Basket Robur, Judo Sakura, Futura sport Osimo Stazione, Gruppo arcieri 5 Torri, Unione sportiva calcio a 5 Colfiorito, Club scherma La Misericordia, Junior tennis e Circolo tennis Osimo.
Permettetemi un breve commento su questa esperienza. Tutti parlano di giovani, delle loro varie forme di disagio o di disadattamento, delle difficoltà di rapporto tra le famiglie e la società; si critica sovente l'amministrazione pubblica perché spesso lascia sole le famiglie a gestire. giovani demotivati e quando si tenta invece di avviare una iniziativa piccola ma significativa, perclìé apre la strada per una maggiore attenzione verso un mondo complesso come quello dei giovani, allora tutti o quasi si chiudono a riccio, a difendere la propria iniziativa territoriale, si dichiarano di fatto incapaci a lasciarsi coinvolgere in una avventura faticosa, certo, ma anche stimolante e gioiosa. Mi fermo qui.
Se continuassi farei emergere non più solo il rammarico gia espresso, ma l'amarezza per l'inutilità dell'impegno e della fatica di quanti hanno lavorato e creduto in questo progetto.

Impegno ed amareza per una iniziativa penalizzata dal disinteresse e da personalismi immotivati