Cinque Torri

La festa di liberazione

Sala Gialla
Spazio autogestito a cura
dei gruppi consiliari
E' torrido nello sprofondo di via Molino Mensa in questo luglio pallonaro.
Sembra di vivere in un libro di Steinbeck, e sentirci 'solo in Europa' ci fa sorridere appena un po' e graziosamente, come i comunisti sono soliti fare.
Il vento di libeccio è costante e le ardite strutture di ferro e amianto (ma se lo chiamano eternit non fa paura) lì non insieme per caso, ma a testimoniare un insediamento umano, fremono sfinite minacciando lo shock liberatorio. Infine la polvere che come il tempo trasforma le cose e le persone.
Sembrano statue di sale e il mito di Lot e le sue figlie confonde per un attimo le nostre menti vetero - vetuste comuniste.
zione in un luogo senza dignità per 361 giorni l'anno e meraviglioso nei rimanenti quattro.
Grazie ai compagni e a tutti gli altri che ci hanno aiutato. Auguri a tutta questa specie di cose!



Stefano Rossini

Partito della Rifondazione Comunista