Anno 2 N.1 aprile 2000 
Direttore Prof. Nazzareno Donzelli

 

SOMMARIO
-Un saluto alla città
-Come vogliamo partecipare
-Editoriale 
-La parola agli Assessori
-Dalla parte dei cittadini
-Dai consigli di quartiere
-II nuovo statuto
-II bilancio preventivo 2000
-Voce ai Capigruppo
-I Presidenti
-Le case di riposo
-Notizie & Avvenimenti
-Scuola & Scuole
-Variante attività Produttive
-Spazio giovani
-Osimo per il giubileo
-Artificio
-Ospedale di rete
-Il sipario storico
-II centro sociale
-Centro Aquilone e Fontemagna
-P.U.T
-Dedicato a
-Sicurezza & Cittadini
-Concertazione servizi
-Dalla Lega del Filo d'oro
-Osimo archeologica
-Avis 
-Lo sport osimano
-Telefoni e orari utili
-Delibere di Consiglio
-La rotazione dei Dirigenti
-Spazio umoristico
-Notizie ASPEA

Concertazione servizi socioassistenziali

L'Amministrazione Comunale ha sottoscritto proprio in questi giorni due Protocolli di intesa con i Comuni del Distretto Sud e l'AUSL n.7: uno per
"la gestione integrata ,dei servizi domiciliare socio-assistenziali e sanitari a tutela delle persone non autosufficienti"; l'altro per "il coordinamento delle politiche di assistenza ai soggetti affetti da disturbi mentali". Entrambi i protocolli rappresentano il raggiungimento di alcuni degli obiettivi nel campo socio-sanitario che hanno quale realtà territoriale di riferimento il Distretto Sud.

Il protocollo per la gestione integrata dei servizi domiciliari socio-assistenziali e sanitari a tutela delle persone non autosufficienti.
Gli interventi dell'assistenza domiciliare sociale e sanitaria sono volti a mantenere nella propria famiglia e ambiente di vita i soggetti che si trovano in condizioni di temporanea o permanente non autosufficienza. Per "non autosufficienza" si intende una situazione patologica diagnosticata che interferisce sull'individuo limitandone la vita di relazione, sociale e lavorativa. Con il Protocollo si intende creare oggettive ed idonee condizioni di vita familiare e sociale di persone in condizioni di non autosufficienza; definire gli impegni dei soggetti istituzionali coinvolti secondo criteri di concorso integrato tecnico-organizzativo-finanziario; assicurare alla persona non autosufficiente e alla famiglia interventi il più possibile adeguati, efficaci, continuativi ed organici, con conseguente riduzione dei ricoveri impropri in Istituti o ospedali. I destinatari degli interventi sono persone o nuclei familiari privi o carenti di risorse di autonomia permanente o temporanea, con compromissione delle funzioni necessarie al soddisfacimento dei bisogni personali e/o della vita di relazione e con necessità di prestazioni sanitarie continuative. Il Servizio di assistenza Domiciliare garantisce: il servizio sociale, l'assistenza domiciliare, l'accompagno per mobilità esterna e gestione pratiche burocratiche. L'Assistenza a rilievo sanitario riguarda: l'aiuto per la pulizia personale, per l'igiene intima, per il bagno settimanale, l'aiuto per la vestizione, la somministrazione di pasti, l'aiuto nell'espletamento di funzioni fisiologiche. L'Assistenza domiciliare sanitaria riguarda quella medico generica, medico specialistica (fisiatrica, geriatrica, cardiologica, ecc.), quella infermieristica, quella riabilitativa e di recupero funzionale, altre ritenute utili dall' U.V.D.

Il protocollo per il coordinamento delle politiche di assistenza ai soggetti affetti da disturbi mentali.
Predispone gli strumenti per una programmazione e gestione integrata dei "servizi socio-assistenziali e sanitari" per la tutela della salute mentale. Questi riguardano la prevenzione del disagio, la cura e riabilitazione della persona malata; trovano unitarietà nel progetto terapeutico individuale, approntato nel pieno rispetto della dignità della persona. Gli obiettivi del protocollo sono: creare oggettive ed idonee condizioni ambientali per la partecipazione alla vita sociale e lavorativa; definire gli impegni e gli oneri dei soggetti istituzionali (Comuni del Distretto Sud e Centro Salute Mentale dell'Ausl n.7); assicurare interventi adeguati, efficaci continuativi ed organici; avviare interventi di inserimento sociale. Compete al Comune l'ammissione degli utenti ai propri servizi socioassistenziali su richiesta del Centro Salute Mentale e l'assicurazione della continuità; la garanzia della partecipazione delle assistenti sociali e/o responsabili comunali alle riunioni della Commissione di accesso ai servizi per i casi di competenza. In relazione al livello di autonomia, alla gravità del disagio, alla inseribilità del soggetto psichiatrico nel mondo del lavoro, può essere attuata una integrazione sociale e lavorativa, che può consistere in un preinserimento lavorativo e in un inserimento terapeutico socio-assistenziale. Per i soggetti ammessi il Comune garantisce, ove possibile, il trasporto sociale. Il protocollo prevede anche una assistenza infermieristica domiciliare, che comprende attività di verifica delle condizioni psichiche del paziente, colloqui con i familiari, somministrazione di farmaci; contatti con le altre figure professionali coinvolte nella gestione del paziente; accompagnamento del paziente presso altre strutture sanitarie, uffici, servizi, ecc.. E' il Centro Salute Mentale a richiedere gli interventi socio-assistenziali, mediante apposita scheda contenente la relazione della situazione socioeconomica-ambientale del soggetto e dei parenti tenuti agli alimenti. Le Amministrazioni Comunali effettueranno interventi di assistenza domiciliare ed economica a favore dei soggetti affetti da disturbi mentali, in conformità alle norme regolamentari vigenti nelle singole realtà territoriali. In presenza di soggetti con elevato livello di autosufficienza ed un bisogno minimo assistenziale-sanitario, i Comuni del Distretto Sud si impegnano a reperire alloggi di edilizia popolare da utilizzare anche quali "gruppo appartamento".

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