SOMMARIO |
Alessandro Alessandrini (AN) Alessandro Alessandrini La Città di Osimo ha il nuovo Statuto, approvato recentemente dal Consiglio Comunale dopo una estenuante maratona notturna a seguito di un puntiglioso lavoro della Commissione Affari Generali, presieduta dalla nostra Federica Buscarini, alla quale è andato il plauso nostro e di tutto il Consiglio Comunale.
Tutti i gruppi hanno espresso scarsa soddisfazione per la stesura del nuovo Statuto, anche se lo hanno votato, affermando che ognuno l'avrebbe scritto in maniera migliore.
Certo se ci fossimo limitati ad approvare la bozza predisposta dal Segretario Comunale, sicuramente sarebbe stato più
snello e meno appesantito anche da obsolete dichiarazioni politiche. Queste recriminazioni, però, sono totalmente fuori luogo, in quanto è ovvio che ogni documento da approvare a larga maggioranza in
sede politica è frutto di lunghe e laboriose mediazioni. Per quanto ci riguarda, come ho avuto modo di dichiarare in Consiglio Comunale, noi abbiamo approvato lo Statuto in modo asettico, intendendo che era
inutile fare distinguo o recriminare, poiché quello era lo Statuto da votare, quello era lo Statuto sottoposto al Consiglio e quello era lo Statuto che tutte le, forze politiche osimane avevano,
scelto, volendolo votare all'unanimità. Sauro Mercuri Dagli anni 50, quando la "sinistra" si è resa conto che in Europa non c'erano più le condizioni per conquistare il potere con la rivoluzione, è iniziata la cosiddetta "guerra delle parole": cioè una meticolosa costruzione artificiale della "immagine ideologica" della sinistra che tendesse a presentarla all'uomo comune come una forza accettabile, positiva, attenta agli emarginati, progressista, paladina di libertà, di giustizia, di verità. Deputato all'attuazione di questo "progetto" un partito monolitico manovrato dalla "nuova intellighentia ", ma gestito e condotto da attivisti anonimi, acritici e indottrinati in serie sulla base delle più recenti acquisizioni psicologiche .sulle metodologie della comunicazione e sul condizionamento comportamentale. Ci sono voluti decenni, ma occupando strategicamente i ruoli centrali nelle Fabbriche, nei Sindacati, nelle Scuole, nelle Università, nella Sanità, nella Giustizia e nella Stampa, la Sinistra è riuscita a modificare i suoi slogan più cari e ad inserire termini nuovi dal significato più accettabile, "normale" e corrispondente ad un evento politico "possibile", "auspicabile" per un futuro migliore. Si è passati pertanto da Rivoluzione a Riformismo, da Gotta di Classe a Coordinamento per le Riforme, da Proletariato a Stato Sociale, da Unità a Solidarietà, dai "bilanci quinquennali" a Budget Etico, da Libertà a Partecipazione, da Internazionalismo a globalizzazione: con questi "nuovi termini" ecco dunque presentarsi a noi i nuovi "Buoni", "Moralisti", "Magnanimi", "Pacifisti", "Solidali", 'Incorruttibili ", uomini della Sinistra. In realtà sono riusciti a costruire un "castello di carta ", veramente apprezzabile per la complessità della .struttura, ma pur sempre di carta! Infatti, nonostante la pretesa di aver cambiato tutto, in realtà il modello politico-economico di rifèrimento è rimasto il medesimo che ha già portato al crollo per fame l'ex impero sovietico: l'accentramento nelle stesse mani del potere politico ed economico, l'oligarchia al vertice del potere, un ceto medio burocratizzato e .senza aspirazioni. Anche per quanto riguarda l'Ideologia, poi, ci si accorge che i progressi sono in realtà,fittizi: chiaramente i "Gulag" da noi non ci sono, ma ci sono i "Campi minati": Scuola, Università, Giustizia, sono luoghi dove risulta veramente pericoloso manifèstare una opinione dissenziente! Addirittura con il termine latino "par condicio" si è riusciti ad ingannare il popolo (Don Abbondio ancora insegna!), confondendo la civica uguaglianza di diritti e di doveri con la massificazione e con la negazione di quelle differenze che ci rendono, ognuno meravigliosamente unici e diversi dagli altri. Il riconoscimento di questa unicità e differenza di ciascuno è alla base del rispetto e della libertà. La grande mistificazione della sinistra è in questi fatti: l'apparente "buonismo" insieme al sempre decantato "Sistema Democratico", attraverso una burocratizzazione esasperata e .sistematicamente controllata, nascondono in realtà una forte intolleranza ideologica ed un regime di fatto! Per quanto attiene poi la ideologia della sinistra, il modo di operare o di far cultura non sono a .servizio dell'uomo, né finalizzati ad elevarne lo spirito, né a stimolarne la creatività, bensì sono orientati alla manipolazione dell'informazione, al controllo delle persone ed al loro avvilimento con la privazione di aspettative e di gratifiche, alla esasperazione degli animi per l'impotenza nei confronti di una realtà circostante anonima, sospettosa, catalogata, tacitata dai benefici concessi, spesso più apparenti che reali; tutto ciò può essere riprodotto o sostituito, magari da un computer: anche la persona umana! La ideologia della sinistra dunque, non è una "cultura diversa" o "alternativa", bensì una "falsa cultura", una "pseudo cultura" in quanto per il "Potere" strumentalizza la Verità, la Giustizia, il Rispetto della Persona. Premesse tali considerazioni, si può ben comprendere come l'attività consiliare delle nostre liste civiche sia volta a ricreare quei rapporti sociali che in questi ultimi anni la demagogia della sinistra aveva fagocitato ed egemonizzato: in questa strategia rientra la rielaborazione dello Statuto e del Regolamento Comunale, come pure la "Mobilità dei Dirigenti" e la riorganizzazione della "macchina amministrativa", il nuovo Statuto dell'ASPEA, nonché la revoca per l'Associazione "Teatro La Nuova Fenice" dalla gestione del teatro di Osimo. Stiamo lavorando per una effettiva libertà e democrazia. Gabriella Vignoni Forza Italia è stata messa spesso sotto accusa quale gruppo non allineato alla maggioranza. Ritengo doveroso precisare che determinate critiche sono solo strumentali e non rispondenti al vero. Il Sindaco Latini è .stato .scelto e voluto fortemente dal nostro movimento, sostenuto con slancio e convinzione in una campagna elettorale che ha portato al risultato positivo del 52% andato oltre le aspettative iniziali. Nel ricordare questo risultato vogliamo evidenziare il grande contributo di Forza Italia con un portentoso 17%. Il nostro è stato un appoggio chiaro, leale e forte senza rivendicazioni né patti fatti sotto banco precedentemente. Sottolineo tutto ciò per dire che Forza Italia ha scelto ed appoggiato il Sindaco, senza chiedere niente in cambio, per contribuire ad una reale riqualificazione della nostra Città. Queste premesse, sono necessarie per chiarire alla cittadinanza osimana, sviata da tante chiacchiere, che Forza Italia mantiene e manterrà fede al .suo impegno elettorale, voluto e non sofferto, scelto e non subito come è stato per altre forze politiche di maggioranza. Il lavoro svolto in questi ,sette-otto mesi è stato notevole e, se qualche volta è apparso al pubblico qualche scollamento nella maggioranza, ciò è dovuto, a mio parere, ad un lavoro incessante fatto da tutta la maggioranza nel voler contribuire, dalle rispettive posizioni, a dare il meglio alla Città. Forza Italia, con i suoi Assessori di prestigio nell'Amministrazione e con i rappresentanti della Città in Consiglio Comunale, si pone senz'altro come un grande partito che vuole essere propositivo e quindi di appoggio e di aiuto nel cercare le .soluzioni migliori. Dunque, se qualche volta si è verificato qualche confronto vivace, ritengo che rientri nella normale dialettica costruttiva di una maggioranza che vuole affermare, in tutte le sue componenti, il proprio apporto positivo e non subire passivamente il volere degli altri. Forse in questo il nostro partito si differenzia da altre formazioni: non ci vogliamo allineare alle vecchie politiche, non abbiamo poltrone da difendere né scheletri nell'armadio e i cittadini osimani devono sapere che in Forza Italia c'è la volontà di lavorare in modo pulito e senza compromessi. Al nostro Sindaco Latini, dunque, non diamo solo l'appoggio ma anche il sostegno in uno scambio franco di opinioni e di indirizzi, che ci auguriamo, siano recepiti come aiuto nel raddrizzare la barca quando vediamo che fa fatica a tenere la rotta. Non abbiamo mai messo in discussione il nostro appoggio e senz'altro continueremo a lavorare nel migliore dei modi e nell'interesse della nostra comunità. Romeo
Antonelli In sintesi elenchiamo le nostre proposte ed emendamenti accettati dal Sindaco Latini e dalla Giunta e votati dal Consiglio Comunale, quindi parte integrante del programma contenuto nel Bilancio di Previsione del Comune di Osimo per l'anno 2000. Abbiamo .sollecitato una diminuzione dell' ICI sulla prima casa, per non far gravare le tasse solo sui proprietari di case costruite con grandi sacrifici dai cittadini. Per dare massimo sviluppo
sociale ed economico alla Città, serve un incremento delle imprese che operano sul territorio, con una costante sburocratizzazione delle procedure amministrative per il loro insediamento, con altrettanta attenzione per lo sviluppo urbanistico su tutto il territorio. Aumentando le entrate attraverso lo sviluppo demografico e delle imprese si potrà allargare la base impositiva
senza gravare costantemente .sui cittadini per il recepimento delle risorse necessarie per la gestione di servizi. Con
soddisfazione abbiamo constatato l'accettazione di un nostro emendamento che impegna risorse in,favore di giovani coppie per l'acquisto della prima casa. Un'altra proposta del PPI riguarda
i fondi previsti per i cosiddetti prestiti d'onore alle giovani coppie e la messa a disposizione di aree per l'edilizia popolare per i meno abbienti. Un terzo provvedimento da noi proposto e recepito concerne i contributi da distribuire alle famiglie con più di due,figli e
una fascia di reddito infèriore ai 30 milioni. Gianfranco
Ingargiola A due mesi dalla frettolosa trasformazione in S.p.A. dall'ASPEA nessuna novità.
Era stata propinata a tutta la Città la storiella che trasformare urgentemente l'Azienda Speciale in S.p.A. l'avrebbe resa più agile, competitiva, strutturalmente adeguata alle esigenze di mercato. Eppure nessun cambiamento si è visto, né si intravede ancora. Oggi sembra ancora più ingessata che mai: nulla a proposito di strategie industriali, di alleanze strategiche, di assetto societario.
E' un semplice momento di riflessione? L'impressione che se ne ha è piuttosto di un momento di incertezza.
I vertici ASPEA attendono un cenno dall'Amministrazione Comunale che indichi loro la futura rotta da seguire? Forse. Ma dal gran timoniere nessun segnale! Nessun moto di interesse o indirizzo politico strategico sul futuro dell' ASPEA. Non ci resta che decretare l'incomprensibile inerzia dimostrata da questa Amministrazione che, ricordiamo, è la proprietaria unica della società. Non basta scrivere su di un discutibile statuto gli scopi sociali più diversi per poi considerarli realizzati: occorre costante attenzione e dedizione per la crescita e lo sviluppo della società stessa. Nulla di ciò. Le intenzioni sin qui dimostrate dalla proprietà sull'Azienda e,
sul suo ruolo nel mercato dei servizi alle comunità sono tutt'altro che lungimiranti: sulle poche decisioni che l'Amministrazione Comunale ha "imposto" all'ASPEA nessun accordo, nessuno studio congiunto, solo unilateralità che l'ASPEA ha dovuto ingoiare: Vincenzo Pirani Desidero fermare l'attenzione su alcune aree verdi, potenzialmente fruibili dal pubblico, che si trovano a ridosso della città. Non intendo soffermarmi sul parco
della Rimembranza, perché ho già riferito in Consiglio Comunale sulla necessità di inserire
tale spazio verde nell'ambito del programma di recupero urbano, secondo il progetto elaborato a suo tempo dal
prof. Guglielmo Cappannari. Voglio prendere in esame le aree verdi situate a nord e sud
del centro storico, che attualmente si trovano in uno stato di completo abbandono.
Si tratta del cosiddetto "campicello dei frati" sito nel versante settentrionale della Città, nei pressi di Fonte Magna,
dove regnano incontrastate sterpaglie che obiettivamente non costituiscono la cornice più adatta per la fonte
storica. Per la valorizzazione e fruizione dell'area da parte dei cittadini il comune si dovrebbe attivare per un'adeguata
progettazione. L'Amministrazione Comunale potrebbe inoltre informare i proprietari delle aree confinanti (pure esse in stato di
abbandono) sulla possibilità della realizzazione di piani di imboschimento finanziati dalla comunità europea,
al finedi ampliare in prospettiva il polmone verde del centro storico. Nella parte sud della città esiste un'ampia fascia di
terreno in gran parte di proprietà privata che sostanzialmente non si differenzia dalle condizioni in cui versa
quella del versante nord. Anche per tale comparto sarebbe auspicabile che
l'Amministrazione Comunale si adoperasse per contattare i proprietari nell'intento di instaurare un rapporto di
collaborazione per la più opportuna valorizzazione e fruizione di tale spazio.
E' appena il caso di ricordare che, partendo dal confine occidentale del parco Giovanni Silvestri, è possibile
raggiungere via della Pietà camminando tra il verde degli alberi. |