Anno 2 N.1 aprile 2000 
Direttore Prof. Nazzareno Donzelli

 

SOMMARIO
-Un saluto alla città
-Come vogliamo partecipare
-Editoriale 
-La parola agli Assessori
-Dalla parte dei cittadini
-Dai consigli di quartiere
-II nuovo statuto
-II bilancio preventivo 2000
-Voce ai Capigruppo
-I Presidenti
-Le case di riposo
-Notizie & Avvenimenti
-Scuola & Scuole
-Variante attività Produttive
-Spazio giovani
-Osimo per il giubileo
-Artificio
-Ospedale di rete
-Il sipario storico
-II centro sociale
-Centro Aquilone e Fontemagna
-P.U.T
-Dedicato a
-Sicurezza & Cittadini
-Concertazione servizi
-Dalla Lega del Filo d'oro
-Osimo archeologica
-Avis 
-Lo sport osimano
-Telefoni e orari utili
-Delibere di Consiglio
-La rotazione dei Dirigenti
-Spazio umoristico
-Notizie ASPEA

Il nuovo Statuto

Il C.C. ha approvato il nuovo Statuto dopo che la prima bozza, predisposta dal Segretario Generale ed esaminata dalla Commissione Affari generali, era stata inviata a tutti gli organismi e associazioni interessate per i rilievi e le osservazioni del caso. Per quanto concerne lo statuto di Osimo. si è preferito scrivere un nuovo statuto piuttosto che adattare il vecchio. Ciò sia perché il vecchio statuto non appariva come uno strumento normativo contenente esclusivamente i principi dell'ordinamento, sia perché mai era stato adeguato alle norme fondamentali succedutesi in questi anni. In considerazione del fatto che oggi lo Statuto deve essere esclusivamente "strumento ordinamentale di principi", si è scritto uno strumento di principi snello ma, allo stesso tempo completo, lasciando ai vari regolamenti di settore le disposizioni di dettaglio e meramente operative. Lo Statuto è improntato sui principi fondamentali della Legge n. 265 del 03/08/1999, che ha aggiunto importanti elementi alla definitiva costruzione di un sistema compiuto di riforma delle autonomie locali. La legge rivede e modifica sensibilmente la precedente legge n.142/90, incidendo profondamente su aspetti importanti, dei quali si segnalano qui i più rilevanti, con maggiore attenzione a quelle norme che inducono necessariamente a modifiche statutarie:
1) rafforza il ruolo dei consigli mediante il potenziamento della funzione di
indirizzo e controllo;
2) istituisce, come principio normativo di carattere generale, la tutela delle minoranze;
3) dedica un intero capo allo status degli amministratori locali;
4) riformula la normativa che riguarda le unioni dei comuni;
5) introduce significative novità in materia di personale;
6) ulteriori novità concernono la partecipazione popolare, il rafforzamento del ruolo della Provincia come ente intermedio
tra Regione e Comuni, più estesi i poteri dei Sindaci nella determinazione degli orari dei negozi, degli esercizi pubblici e degli uffici delle pubbliche amministrazioni, l'ampia autonomia per i Comuni di definire la propria pianta organica ecc..

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